Oltre la finestra

La creatività, cos’è e come iniziare a liberarla

La creatività oltre la finestra
Credit photo: Tom Fisk Pexels.com Free content

La creatività non è magia riservata a pochi eletti ma deriva da un modo di approcciare la vita.

A volte sembra inaccessibile perché vediamo un’opera compiuta e non ci rendiamo conto del processo interiore elaborato per arrivare alla realizzazione, oppure siamo troppo condizionati dalla nostra routine e ci sembra di non saper più spaziare al di fuori ma,

si tratta di fare qualche passo indietro per riaprire i nostri canali di connessione.

Il processo creativo, di fatto, è proprio il modo in cui istintivamente noi esseri umani affrontiamo la vita.

Sin dalla notte dei tempi, l’uomo si muove spinto dalla fame, dalla sete, dal desiderio di sopravvivere e dalla curiosità. Si guarda attorno, ascolta, annusa, tocca, raccoglie, assaggia…

La spinta dettata dai bisogni continua a stimolare il movimento fisico e avvia il viaggio di scoperta dell’ambiente, della Natura nella sua complessità, schiudendo le porte del proprio sconfinato universo interiore, in relazione all’incontro con persone, animali, cose; dando vita a innumerevoli possibilità e varianti creative.

Da ciò l’esperienza delle emozioni, il discernimento (la scelta tra ciò che per noi è bene, e che dunque vogliamo, e ciò che è male, e dunque rifuggiamo) e l’apprendimento.

Dalle immagini introiettate e costruite tramite lo sguardo e l’udito derivano suoni e poi parole, e da qui il bisogno di un linguaggio condiviso, per descrivere tutto ciò.

Continue emozioni portano a percepire l’agitazione interna e di nuovo a cercare all’esterno ciò che permette di approfondire, interpretare e governare questo viaggio tumultuoso senza sosta, da dentro a fuori di noi e viceversa.

Via via che si raffina l’esperienza in relazione con le emozioni e l’ambiente, attingiamo da ciò che abbiamo imparato, visto e sentito, e dall’immaginario collettivo (archetipi, simboli, miti).

Rievochiamo, evochiamo e sperimentiamo un’espansione di coscienza. Un volo che ci fa atterrare in un territorio aperto e nuovo, dove muovere i nostri passi creativi, liberi di essere e creare con naturalezza qualcosa che ci rappresenta e ci permette di comunicare il nostro “essere in relazione” con il resto del mondo.

Non esiste dunque un regno magico dove le idee si nascondono. Attingi dentro di te. Hai tutto ciò che ti serve.

Credit photo: Brigitte Ledermann Pexels.com Free content

Anche copiare dagli altri è utile perché, dato un punto di partenza identico, si arriva comunque sempre ad un esito personale e originale. Se, infatti, due persone iniziano un medesimo processo creativo, arriveranno ad un risultato differente perché ciascuno ha il proprio repertorio di esperienza archiviata cui ricorrere (luoghi, incontri, libri, film, conversazioni…).

Alcune premesse per iniziare

  • Rintraccia/evoca una tua spinta autentica (non si crea per noia… o forse sì?). Il processo creativo parte sempre da un aspetto che per te ha carattere di urgenza o utilità: Esempio: un’emozione, un trauma, un evento che hai vissuto, un problema pratico che vuoi risolvere.
  • Fai spazio per poter acquisire nuove abitudini creative,
  • Pratica e abbi pazienza,
  • Riduci al minimo il volume della voce interiore critica. Arriva lì, dove le critiche e i giudizi tendono a zittirsi e procedi osservando, raccogliendo e mettendo tutto ciò che emerge “sul piatto”, con onestà, sia in solitudine che condividendo con chi sta vivendo un processo creativo,
  • Considera e lasciati tempo per fare e rivedere gli errori,
  • Datti un termine,
  • Rispettalo.

Non è indispensabile adottare una routine canonica ma trovare la tua sì.

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Dal 2015 in fondo non faccio altro che questo: esplorare la creatività e aiutare anche gli altri a farlo, in particolare attraverso la scrittura, la voce e la rappresentazione visuale. #entranellatuastoria insieme a me.

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