Come creare pensieri positivi

Pensieri positivi: come crearli e cambiare vita a partire dall’osservazione

RRiconoscere la fonte dei pensieri positivi e creativi, alimentarla nella quotidianità e produrre cambiamenti concreti nella propria esistenza è possibile. Si tratta di collegare intelletto e istinto.

Motivatori, life e business coach sostengono in coro che alla base del cambiamento personale debbano sussistere:

  • Visione concreta  dei propri obiettivi (funzione di cui si incarica l’intelletto)
  • Emozione di pancia nel concepirli (funzione svolta dall’istinto).

Quando si comprende cosa significa creare pensieri positivi e vivere manifestandoli, non solo a livello intellettuale, la propria esistenza inizia concretamente a rifiorire. Si tratta di iniziare ad osservare.

Ma cos’è veramente l’osservazione e quanto ha a che fare con il pensare in modo positivo?

Osservazione e pensieri positivi

Per quanto ho compreso fin qui, osservare è lasciarsi attraversare da ciò che gli occhi vedono e permettere al pensiero di scendere come un filo collegato a un piombino fin giù. Nella pancia. E nel farlo, non esprimere alcun giudizio né in bene né in male.

I pensieri positivi dunque, prendono forma dall’osservazione intima, mai dal giudizio, mai dall’influenza del mondo esterno.

Un individuo realmente positivo, uno che non solo pensa ma vive in accordo a questa attitudine, non si aggira con il sorriso stampato sulla faccia sprizzando felicità di circostanza. Anzi, a volte incazzato, o molto assorto, è più simile a un guerriero, un giocatore di football e non gli mancano paracolpi, ma nessuno li vede perché li ha dentro, e spesso i suoi sorrisi sorgono spontanei e inaspettati e nei suoi occhi brilla la luce sincera e curiosa dei bambini.

Una persona positiva? Ha gli occhi che brillano della luce sincera e curiosa dei bambini! Condividi il Tweet

Allenandosi instancabilmente a porsi da un punto di vista esterno ai meccanismi della propria mente, si sviluppa in ogni momento maggiore abilità nell’osservarla.

Da tale posizione di vedetta, ci si accorge di quanto essa si ripeta, cacciandosi per abitudine nelle stesse situazioni e reazioni. Mettere in atto una modalità alternativa nel concepire e innalzare l’energia dei propri pensieri. Ma non è finita qui.

Gli individui positivi

Un individuo che emana positività e la porta nella sua esistenza, e automaticamente in quella altrui, sa come funziona la materia pensiero.

Oltre ad aver preso “lezioni” da chi ha compreso prima, somiglia sempre più a un alchimista moderno e di volta in volta sceglie come maneggiarla. Ha sfatato convinzioni e certezze assolute. Sa che ognuna è frutto di una visione parziale della mente. Tutto è frammentato e soggetto a interpretazione, ma  giocare, creare, distruggere, ricreare, invertire l’ordine delle priorità, questo sì. È concesso, e riguarda tutti.

Diventare individui positivi è come costruire un vero spettacolo da mettere in scena attenendosi a regole di rappresentazione.

Interpretare la propria parte sapendo di vestire soltanto dei panni. Portare un abito finché è agevole e accettare serenamente di smetterlo per indossarne un altro all’occorrenza. Non prendersi cioè troppo sul serio. Accettare che non è così importante cosa e quanto si fa, ciò che conta è aver deciso di iniziare a seguire l’intuito e la creatività che i pensieri positivi via via liberano.

Restare un passo indietro rispetto ai processi della mente. Smettere di identificarsi con la propria, osservando come i sogni più arditi siano in verità fiori che aspettano di essere colti con coraggio in ogni momento.

Niente, eccetto le nostre convinzioni ci impedisce di scegliere come vogliamo vivere. A un certo punto si tratta di concedere all’energia, che deriva dal pensare in armonia con la propria intima essenza, di produrre risultati in modo spontaneo.

Una vita meravigliosa

Sognare una vita meravigliosa non è così difficile; muoversi verso, è più complesso, e a volte sembra di essere immersi nelle sabbie mobili.

Questo è il nocciolo duro della faccenda. Forte è la tendenza ad incriminare l’esistenza e le persone che l’hanno segnata con la presenza o l’assenza, così come giudicarsi, ma il passaggio è necessario.

Lasciare il bagaglio, congedarsi e procedere senza radici  fintanto che sarà il cuore a decidere se e dove metterle. Rivolgere l’attenzione verso una situazione o una persona significherà, allora, immedesimarsi e dunque sapere esattamente cosa è richiesto in un preciso momento, godendo di piena presenza al proprio vivere, senza strascichi e proiezioni.

Pensare in modo positivo, e fare di questo la palestra delle proprie giornate,  significa smettere di anelare a ciò che manca.

Mentre si pensa allora, accade che si realizzi, perché la propria forza non è affievolita da auto sabotaggi e  diventa così atto creativo. Si è ciò che si desidera nella misura in cui ci si muove ascoltando se stessi. L’essere presenti, in ogni istante, rende estremamente potenti e fluidi e collegati ad una fonte creativa più elevata. Veloci, capaci di cavalcare l’onda.

Provare per credere, diffidando dai risultati lampo. L’allenamento costante, così come per il corpo, produce esiti naturali anche per la mente.

Questo articolo trae ispirazione anche dal testo di Flavio Troisi Lascia tutto e Seguiti edito da Mondadori.

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